Ministero della Giustizia: nuovo Codice di Condotta dei Dipendenti approvato e pronto a essere implementato

Novembre 16, 2023
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Codice di Condotta
Codice di Condotta

Dal 1 gennaio 2024 cambia molto per i dipendenti pubblici. Il Ministero della Giustizia, infatti, ha approvatoil 19 ottobre scorso l’introduzione di un nuovo codice di condotta per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni. Che fa pochi sconti ai dipendenti statali se non viene rispettata la Legge. Le pene? Si arriva fino al licenziamento.

Dal 1 gennaio 2024, ci saranno importanti cambiamenti per i dipendenti pubblici. Il Ministero della Giustizia, dopo un’attenta valutazione, ha approvato il 19 ottobre scorso l’introduzione di un nuovo e rigoroso codice di condotta destinato ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni. Questo nuovo codice di condotta mette in evidenza l’importanza del rispetto delle leggi da parte dei dipendenti statali. Infatti, saranno previste poche concessioni per coloro che non rispetteranno le norme stabilite. Le conseguenze possono arrivare fino al licenziamento.

È fondamentale comprendere che questo nuovo codice di condotta è stato introdotto con l’obiettivo di promuovere un comportamento etico e responsabile all’interno delle istituzioni pubbliche. Ciò significa che i dipendenti dovranno attenersi a determinati principi e regole che assicurano la correttezza delle loro azioni.

Tra le regole chiave contenute nel codice di condotta, vi è l’obbligo di agire con imparzialità, evitando favoritismi o discriminazioni di qualsiasi genere. I dipendenti dovranno inoltre garantire la riservatezza delle informazioni sensibili cui avranno accesso durante lo svolgimento delle loro mansioni.In caso di violazione di queste regole, saranno previste sanzioni disciplinari graduali, che potrebbero includere avvertimenti, sospensioni temporanee o addirittura il licenziamento, a seconda della gravità del comportamento scorretto.

È importante sottolineare che questo nuovo codice di condotta si applica a tutti i dipendenti pubblici, indipendentemente dal loro ruolo o posizione. L’obiettivo è quello di garantire un alto livello di integrità e trasparenza all’interno delle istituzioni pubbliche, creando fiducia e credibilità nel rapporto tra il governo e i cittadini. Si raccomanda quindi a tutti i dipendenti pubblici di prendere visione del nuovo codice di condotta e di adottare un comportamento professionale che rispetti le leggi e gli standard etici richiesti. Solo così potremo costruire una Pubblica Amministrazione solida e affidabile, al servizio del bene comune.

Codice di comportamento: cosa resta invariato e cosa cambia

A partire da gennaio i dipendenti statali, nella loro condotta, dovranno fare particolarmente attenzione a
comportamenti in cui si possano ravvisare reati come la corruzione, il conflitto di interresse, la fuga di dati riservati. Norme già presenti nel vecchio codice comportamentale che col nuovo vengono rinnovate e accompagnate da nuovi obblighi.

Sarà prevista maggiore attenzione per l’uso delle tecnologie, dei social connessi alla divulgazione
dell’attività professionale svolta; saranno rese più sicure – tramite procedure di accesso più forti dal punto
di vista della sicurezza informatica – le chiavi di accesso ai fascicoli digitali.

Nuovo codice di condotta anche per il lavoro agile

Anche il lavoro in modalità agile è stato inquadrato in modo più strutturato. Si dovrà fare particolare
attenzione al principio di riservatezza dei dati personali, assicurarsi della meticolosa custodia della
documentazione che riguarda il cittadino inserita all’interno degli strumenti infomatici della Pubblica
Amministrazione.

Facendo seguito al vecchio codice di condotta, anche quello nuovo conterrà regole le cui basi
imprescindibili traggono ispirazione dai principi di lealtà, imparzialità e buon andamento; questo al fine di adempiere agli obblighi più importanti per un dipendente pubblico: soddisfare a tutto tondo e ai sensi di Legge, le esigenze del cittadino.

È infatti il cittadino che deve essere sempre al centro dell’operato pubblico, pertando il dipendente statale
deve rispettare questo principio, che è anche un principio costituzionalmente riconosciuto.

Dal nuovo codice di condotta nessuno è escluso. Che il dipendente sia a tempo indeterminato,
determinato, un consulente o collaboratore esterno, o assunto nell’ambito del progetto PNRR, non
importa: ciascuna di queste categorie deve attenersi alla condotta stabilita dal Codice.
È da sapere che il dipendente potrà svolgere altro tipo di attività professionale che non sia alle dipendenze di altra pubblica amministrazione solo previa autorizzazione del Dirigente e percependo un importo che non superi certe soglie.

Dura Lex, sed Lex

La Legge è Legge è in quanto tale va rispettata. La condotta dei dipendenti non esula da questo diritto-dovere. I lavoratori alle dipendenze dello Stato dovranno far particolare attenzione per l’adempimento dei
propri compiti. Esempio di qualche divieto di condotta:

  • È fatto divieto assoluto, per esempio, di cedere ad altri le credenziali di accesso ai dati personali e sensibili mezzo del proprio lavoro;
  • È vietato divulgare a terzi dati riservati. Saranno presenti norme per l’utilizzo delle tecnologie informatiche: non si potranno utilizzare gli account istituzionali per usi che sono estranei al lavoro.

Inoltre, il nuovo codice di condotta si estende anche all’utilizzo dei social media da parte dei dipendenti pubblici. Sarà severamente vietato diffondere notizie che riguardano il proprio operato o che potrebbero compromettere l’immagine della pubblica amministrazione.

Pertanto, è fondamentale essere attenti nella condivisione delle proprie opinioni, specialmente quando si tratta di questioni legate allo Stato o a tematiche sensibili. I dipendenti dovranno considerare attentamente l’impatto che le loro parole e azioni sui social media potrebbero avere sull’immagine e sulla credibilità dell’amministrazione pubblica.

Sarà richiesta la massima prudenza per evitare situazioni che possano portare a controversie o danneggiare la reputazione delle istituzioni statali. In questo modo, si garantirà un utilizzo responsabile dei social media da parte dei dipendenti pubblici, rispettando sempre i principi di integrità e trasparenza che il codice di condotta richiede.

Condotta come sinonimo di buona educazione

Il dipendente deve seguire specifici comportamenti nel rispetto del cittadino. Memore del vecchio codice, il lavoratore dovrà tenere atteggiamenti cortesi e di piena disponibilità a fronte delle istanze dell’utente. Si dovrà portare avanti il proprio lavoro tenendo presente anche l’aspetto etico dello Stato, che non può esulare dal principio della morale comportalmentale di un Paese democratico, quindi imparziale, trasparente, rispettoso della Legge e che mette al centro il cittadino.

Cosa richia il dipendente che non rispetta il Codice di condotta. Dalle sanzioni minori per un’assenza ingiustificata, per un richiamo del Dirigente, si può arrivare a pene più gravi per peculato e corruzione, su cui la Legge non transige: licenziamento e allontamento perenne dal pubblico impiego. Un’interdizione che in un paese libero e democratico come il nostro costa cara, molto cara.

Come Pubblico Ufficiale, il dipendente statale deve attenersi a un linguaggio consono agli ambienti che sono di proprietà dello Stato e per cui presta servizio. Dovrà, inoltre, mantenere la calma senza lasciarsi andare all’utilizzo di un verbo disdicevole o – peggio ancora – ad un comportamento inappropriato. Regole da seguire tutti i giorni e da cui non si potrà prescindere.

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