I Livelli di progettazione nei lavori pubblici: le novità del Codice dei Contratti Pubblici

Dicembre 26, 2024
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Livelli di progettazione nei lavori pubblici
Livelli di progettazione nei lavori pubblici

Le nuove disposizioni del Codice dei Contratti Pubblici sulla verifica dei progetti dei lavori pubblici: obblighi e il ruolo del RUP.

La normativa relativa ai livelli di progettazione negli appalti pubblici è fondamentale per ottenere il massimo dalla corretta pianificazione e realizzazione dei lavori e soddisfare al meglio le esigenze della collettività. Proprio perché la peggiore delle soluzioni sia progettare su tutti i livelli per massimizzare la qualità dell’intervento, togliere complessità e tempi procedurali al processo è il vero obiettivo che si pone con questa regolamentazione.

Il Codice dei Contratti Pubblici, approvato dal d.lgs. 31 marzo 2023 n. 36, introduce cambiamenti necessari e significativi per lo sviluppo dell’impianto normativo che regola il settore pubblico. Ciò è stato fatto portando innovazione, specialmente digitale e amministrativa, che disegna un percorso che il legislatore ha scelto per essere più trasparente ed efficiente per tutti gli aspetti contrattuali.

Sebbene l’obiettivo principale non sia solo quello di servire la collettività, il legislatore si è premurato di rispettare gli standard vigenti per la salute e la sicurezza dell’edilizia. L’articolo 41 ha subito una revisione sostanziale, riducendo i livelli progettuali e regolamentando gli aspetti tecnici in allegati normativi; questo ha ridotto la complessità del processo per gli interessati, ma non i requisiti qualitativi. Vediamo come questo è stato possibile e che cosa è cambiato realmente.

Dalla legge Delega al Nuovo Codice dei Contratti Pubblici: un percorso verso la semplificazione

La Legge Delega – Legge 21 giugno 2022, n. 78, contrariamente, pone i primi mattoni del nuovo corso in cui si inserisce il percorso di riforma del settore. Al fine di migliorare l’efficacia e la trasparenza dei processi di progettazione e realizzazione delle opere pubbliche, la legge individua tre criteri direttivi: a protezione dei tecnici interni all’amministrazione aggiudicatrice. Poiché le amministrazioni hanno la facoltà di affidare direttamente le proprie commesse ai propri tecnici e progettisti, la legge prevede l’obbligo da parte di un’assicurazione specifica a carico dell’amministrazione stessa.

L’assicurazione serve a tutelare i tecnici dai rischi professionali e dalle responsabilità della disciplina professionale. In tal modo, non si mette al riparo la sicurezza dei tecnici coinvolti, quanto piuttosto si incentivano, promuovendo un certo stato di serenità, abitudini lavorative più produttive. Semplificazione delle procedure di approvazione – Nelle more di approvazione del progetto, il secondo ordine di valutazione vede rifare il progetto al fine di approvare i vari livelli di approvazione.

L’Affidamento Congiunto: Una Svolta per la Gestione dei Lavori Pubblici

Una delle innovazioni più significative introdotte dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici riguarda la possibilità per le stazioni appaltanti di adottare l’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori. Questa soluzione semplifica i processi gestionali, promuovendo una maggiore integrazione tra le fasi di ideazione e realizzazione delle opere.

Tutto ciò non esclude che, pur riconoscendo le economie di scala legate all’affidamento congiunto, esso rimanga vincolato alle competenze che l’operatore economico dimostri di possedere per essere competente in tutte e due le fasi. Anche se evidentemente innalza gli standard sui quali vanno dibattute le opere, tale forma permette di ridurre al minimo i rischi eventuali di contestualizzazione necessaria tra progettazione e realizzazione. In condizioni di criticità dovute alla complessità del progetto, quindi in cui l’interazione tra i soggetti sia da mantenere continua, questa opzione rappresenta una reale chance di ottimizzazione del coordinamento senza perdite di efficienza.

Il Pagamento Diretto ai Progettisti

Un ulteriore passo avanti per garantire trasparenza e tutela ai professionisti coinvolti è la previsione del pagamento diretto ai progettisti. Il nuovo Codice stabilisce che nei documenti di gara vengano definite con precisione le modalità con cui i progettisti riceveranno il compenso per le loro prestazioni, calcolato al netto del ribasso d’asta.

Questa disposizione mira a:

  1. Rafforzare la trasparenza: Il pagamento diretto elimina possibili ambiguità, assicurando che i professionisti ricevano quanto dovuto in modo chiaro e tracciabile.
  2. Garantire la tutela economica dei progettisti: La norma protegge i professionisti dal rischio di ritardi nei pagamenti o di perdite economiche dovute alla gestione indiretta delle risorse.

Con questa misura, si valorizza il ruolo dei progettisti, incentivando la partecipazione di figure altamente qualificate e contribuendo a creare un sistema più equo e sostenibile.

Innovazioni per un Sistema Più Efficiente

Tuttavia, oltre a migliorare l’aspetto dell’efficienza gestionale ed economica, tali modifiche sottendono alcuni obiettivi strategici per il moderno Codice dei Contratti Pubblici, che mirano a rendere i lavori pubblici più moderni e competitivi. Primi fra tutti, si possono elencare quanto segue: miglioramento della qualità progettuale. Le nuove disposizioni favoriscono lo sviluppo e l’adozione di soluzioni di alta qualità e sviluppate secondo gli standard più elevati, sempre più adattate alle singolarità di ciascun progetto; snellimento dei livelli. La riduzione del numero di progetti e del livello dei progetti, nonché l’uso di processi più snelli rendono possibile accelerare l’esecuzione degli stessi, agevolando le risposte alle esigenze del territorio; sicurezza e valorizzazione delle competenze. Le nuove forme di giustizia contrattuale, le tutele economiche e assicurative previste per i progettisti e per i quadri stabili restituiscono dignità alla professione. Così, il nuovo Codice diventa un documento di riferimento per quanto riguarda la regolamentazione del settore dei lavori pubblici.

Confronto tra Vecchio e Nuovo Codice: Livelli di Progettazione e Appalto Integrato

Riduzione dei Livelli Progettuali

Una delle novità più importanti introdotte dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici riguarda la semplificazione dei livelli progettuali, eliminando il progetto definitivo. Dopo i previsti due livelli di progettazione, si sono mantenuti solamente due livelli progettuali: il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica e il Progetto Esecutivo. Questo ha lo scopo di rendere più snello e veloce il processo progettuale, aumentando la correlazione tra i diversi livelli e la costruzione delle opere pubbliche. Per questo motivo, i ridotti livelli progettuali consentono di ridurre i costi, i tempi di approvazione e apertura dei cantieri.

Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica
Il PFTE rappresentava il primogenito e il primo dei livelli di progettazione, con l’intenzione di trovare la soluzione di progettazione migliore e più favorevole per la collettività. Si tratta di un documento strategico che offre una prospettiva generale delle esigenze e delle opzioni tecniche, che include:

  • Analisi dei requisiti: definisci e valuta le esigenze della comunità e i benefici che derivano dall’opera.
  • Alternativa: confronta i costi e i benefici tra soluzioni tecniche diverse, optando per la più sostenibile.
  • Livello dimensionale funzionale, tecnico: definisci i principali parametri dell’opera.
  • Documentazione per procedure amministrative: Informazioni necessarie per avviare eventuali procedure espropriative e ottenere le autorizzazioni richieste.

Un elemento distintivo del PFTE è l’integrazione di metodi digitali per la gestione informativa delle costruzioni, dove richiesto. Questo approccio, noto come Building Information Modeling (BIM), consente di migliorare la gestione e la condivisione dei dati, aumentando la precisione e riducendo il rischio di errori. Inoltre, il PFTE include il piano preliminare di manutenzione, un documento che fornisce indicazioni per la gestione dell’opera nel tempo, garantendone la sostenibilità e l’efficienza.

Progetto Esecutivo

Il progetto esecutivo rappresenta l’ultimo livello di progettazione e soprattutto il livello finale nel conseguimento del secondo grado di dettaglio sulle opere progettate in base al PFTE approvato. È il documento tecnico sicuramente fondamentale per realizzare l’opera nella conformità agli standard aspettati. Nel dettaglio comprende:

  • Funzioni, requisiti di prestazione e qualità delle opere, i descrittori dettagliati che coprono le prestazioni richieste, descrivendo come dovranno essere gestite e mantenute;
  • Piano di manutenzione completo: documenti coprenti l’intero ciclo di vita dell’opera, consentendone il mantenimento e la gestione nel tempo; descrizione dei costi principali e i tempi di esecuzione delle opere.

Tutto quello che sarà coinvolto deve essere descritto con precisione, riducendo l’aleatorietà delle modifiche in corso d’opera. Nelle occasioni indicate per il progetto esecutivo, il progettista esegue il progetto esecutivo e utilizza senza strozzature informatiche conformi agli standard le specifiche del disciplinare tecnico. Ciò assicura l’interoperabilità con le tecnologie digitali moderne, garantendo che il progetto sia costruito in modo completamente integrato e contemporaneo.

L’Appalto Integrato

Un’altra significativa innovazione del nuovo Codice è rappresentata dall’appalto integrato, regolato dall’art. 44. Questa procedura consente l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori, partendo dal PFTE approvato.

L’appalto integrato rappresenta una scelta strategica, ma richiede una giustificazione adeguata da parte delle stazioni appaltanti, basata su esigenze tecniche specifiche. Inoltre, è fondamentale verificare che gli operatori economici possiedano le qualificazioni necessarie per gestire sia la fase progettuale che quella realizzativa.

Un aspetto centrale dell’appalto integrato è la tutela dei progettisti coinvolti. I documenti di gara devono specificare chiaramente le modalità di pagamento diretto ai progettisti, garantendo loro una retribuzione equa e puntuale. Questo elemento rafforza la trasparenza dell’intero processo e incentiva la partecipazione di professionisti qualificati.

Grazie alla combinazione di riduzione dei livelli progettuali e appalto integrato, il nuovo Codice punta a trasformare il panorama degli appalti pubblici, promuovendo un sistema più efficiente, moderno e orientato ai risultati.

La Verifica dei Progetti e il Ruolo del RUP

Nuove Disposizioni per la Verifica

L’attività verificatoria dei progetti assume rilevanza centrale nel contesto del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, la quale conferma la sua posizione centrale nel contesto della garanzia della qualità e della conformità dell’opera pubblica. L’obbligo di tale attività è sancito nel nono articolo del Codice che ne fa una necessità, così come la certezza che qualsiasi opera soddisfi i requisiti della collettività e quelli delle norme tecniche e della sicurezza. Tale attività, che comprende tutte le fasi progettuali, è giustificata da una convalida finale che con atto formale certifica il diritto dell’opera di essere realizzata.

Obblighi delle Stazioni Appaltanti

Il monitoraggio delle disposizioni sulle verifiche deve essere esercitato principalmente dalle stazioni appaltanti. Spetta a queste ultime assicurare che il processo venga condotto secondo i massimi standard di scrupolo e celerità, evitando ritardi o discrepanze nelle ultime fasi. Più specificamente:

  • Prima della procedura affidamento del PFTE. È affidato alle teste di appalto la verifica del progetto di fattibilità tecnico-economica, che deve essere conforme agli obiettivi prestabiliti e deve soddisfare le specifiche tecniche richieste.
  • Prima di aprire il cantiere per il progetto esecutivo. La verifica del progetto esecutivo elimina incertezze e incongruenze, minimizzando così il rischio di cambiamenti durante il lavoro. L’uptake di strumenti digitali per l’amministrazione del processo rappresenta un considerevole avanzamento. Le soluzioni come il Building Information Modeling consentono di migliorare la memorizzabilità, il controllo e la tracciabilità dei documenti, rendendo l’amministrazione più trasparente e dinamica. Le piattaforme digitali permettono anche un’integrazione semplificata dei dati tra entità diverse, riducendo le possibilità di errore e il disagio di comunicazione precaria.

 Il Ruolo Strategico del RUP

Il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) risulta una figura cruciale nel garantire l’armonizzazione e l’efficacia tra le diverse fasi di progettazione. Nel nuovo Codice, il suo ruolo si vede ulteriormente incrementato nella misura in cui viene consolidato in unico soggetto garante di tutto il processo progettuale e realizzativo. Alcuni dei compiti del RUP:

  • Sovraintendenza in Contraddittorio tra progettisti e verificatori: il RUP ha il compito di assicurare un dialogo tra le parti e risolverne le eventuali divergenze. Al contempo, si assicura che le varie verifiche vengano svolte in maniera imparziale e rigorosa.
  • Garanzia di Robustezza dell’Opera: Egli si assume dunque la responsabilità di verificare che l’OP sia effettivamente realizzabile e sostenibile, sia da un punto di vista tecnico sia da un punto di vista economico.
  • Unificazione delle competenze tecniche e gestionali: il RUP integra dunque le varie azioni di verifica nel tempo ed ottimizza le risorse a disposizione. Attraverso l’aumento di responsabilità al proprio interno, il RUP si assimila dunque a un vero e proprio garante del processo progettuale, riducendo il rischio di ritardi, inefficacia e possibili contenziosi.

Un Sistema di Verifica Orientato alla Qualità

Nel complesso, le nuove disposizioni sulla verifica introducono un sistema più rigoroso e strutturato, che pone l’accento sulla qualità progettuale e sulla trasparenza dei processi. La validazione finale diventa il fulcro di questa riforma, assicurando che ogni progetto sia conforme agli standard più elevati prima di procedere alla sua realizzazione.

Attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate e il potenziamento del ruolo del RUP, il nuovo Codice punta a trasformare la verifica in uno strumento di garanzia per opere pubbliche efficienti, sicure e rispondenti alle esigenze della collettività.

Prospettive Future sui lavori pubblici

Il Codice dei Contratti Pubblici introduce modifiche che rappresentano un significativo passo avanti nella semplificazione e modernizzazione del settore. I livelli progettuali ridotti, gli strumenti digitali e il contratto integrato sono infatti opportunità per intervenire su opere pubbliche in modo più efficace e trasparente.

La figura centrale del RUP, associata all’obbligo di verifica, garantisce che gli interventi siano sempre progettati e realizzati secondo standard elevati, rispondendo ai bisogni dell’intera collettività. Nell’ottica di un contesto sempre maggiormente orientato all’innovazione, dunque, si inizia a intravedere un futuro in cui la qualità e la sostenibilità delle opere pubbliche saranno sempre più garantite.

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