Denuncia smarrimento assegni, cosa fare? [Guida]

Febbraio 5, 2025
5 mins read
denuncia smarrimento assegni

La denuncia dello smarrimento degli assegni è un’operazione molto importante per salvaguardare i propri interessi e i propri depositi in banca.

È infatti vero che perdere un assegno bancario è qualcosa che crea qualche grattacapo al traente, cioè al soggetto che ha emesso il titolo. E non occorre essere dei grandi esperti per sottolineare come il timore principale sia certamente quello che qualche malintenzionato possa incassarlo indebitamente.

Ma che cosa fare se si smarrisce l’assegno?

La denuncia è sempre obbligatoria?

Che cosa si rischia se non si fa una denuncia di smarrimento dell’assegno?

Abbiamo provato a riepilogare tutto quello che devi sapere in questa guida di pratica consultazione. Cominciamo!

Comunica alla banca lo smarrimento dell’assegno

La prima cosa che ti consigliamo di fare è quella di comunicare alla tua banca lo smarrimento o la sottrazione dell’assegno.

Si tratta di una comunicazione che puoi effettuare con qualsiasi mezzo ritenuto valido dal tuo istituto di credito, e che ti aiuterà a richiedere il blocco del pagamento.

Tuttavia, il blocco che l’istituto di credito apporrà sarà solo di tipo cautelativo. Il “vero” blocco potrà invece essere apposto solo se alla comunicazione di smarrimento allegherai anche la copia della denuncia presentata all’autorità competente.

Senza la copia della denuncia, la banca non potrà bloccare in modo definitivo il pagamento dell’assegno, con la conseguenza che senza la denuncia il correntista non potrà certamente ritenersi al sicuro da ogni evento pregiudizievole nei suoi confronti.

Ad ogni modo, anche se non hai ancora a disposizione la copia della denuncia, ti consigliamo comunque di avvisare l’istituto di credito, in modo tale che sia a conoscenza di quanto avvenuto.

Denuncia smarrimento assegno non trasferibile

Tutto ciò premesso, ci sono alcune importanti differenze che dovresti tenere a mente a seconda che l’assegno smarrito sia libero o non trasferibile.

Nel dettaglio, se hai smarrito o ti è stato sottratto un assegno non trasferibile, non sarà necessario avviare una procedura di ammortamento.

In termini più semplici, se hai smarrito un assegno non trasferibile, dovrai semplicemente fare denuncia all’autorità competente e portarla alla tua banca. L’assegno sarà bloccato in quanto smarrito o sottratto, e tu potrai emettere con serenità un nuovo titolo, con la certezza che quello smarrito o sottratto non sarà più pagato.

Denuncia smarrimento assegno libero

Le cose sono un po’ più complicate nel caso in cui ad essere smarrito o sottratto sia un assegno libero, cioè un titolo che non è munito della clausola di non trasferibilità.

In questo caso, infatti, oltre che presentare una denuncia all’autorità competente e aver richiesto alla banca il blocco, dovrai avviare la procedura di ammortamento, presentando uno specifico ricorso al Tribunale del luogo del pagamento del titolo, che coincide a quello in cui il denunciante ha il domicilio.

A fronte del ricorso, il Presidente del Tribunale pronuncerà con decreto l’ammortamento dell’assegno e ne autorizzerà il pagamento una volta che sono decorsi 15 giorni dalla data di pubblicazione dello stesso decreto sulla Gazzetta Ufficiale, sempre che entro tale periodo non sia fatta opposizione dal detentore del titolo.

Il decreto di ammortamento dovrà anche essere notificato alla banca trattaria e al traente. Una volta perfezionata la procedura di ammortamento, il ricorrente potrà ottenere il pagamento dell’assegno dietro presentazione – oltre che del decreto di ammortamento – del certificato della cancelleria del Tribunale, attestante la mancata opposizione o la sentenza definitiva che respinge l’eventuale opposizione.

Smarrimento libretto assegni, cosa fare

Regole simili valgono nel caso in cui ad essere smarrito non sia solamente un assegno, ma l’intero libretto degli assegni (o carnet degli assegni).

In questo caso è sempre bene:

  • segnalare l’accaduto alla propria filiale bancaria per attivare gli opportuni blocchi cautelativi presso la Centrale d’Allarme Interbancaria
  • denunciare l’accaduto a un’autorità competente, prendendo con sé una copia della denuncia
  • trasmettere una copia della denuncia alla propria banca.

Per ottenere il pagamento dei titoli presenti nel libretto degli assegni, si seguono le regole già viste:

  • nel caso di assegni bancari emessi con la clausola non trasferibile, il beneficiario del titolo può domandare l’emissione di un nuovo titolo dal traente
  • nel caso di assegni bancari liberi, trasferibili, il beneficiario può domandarne l’ammortamento con ricorso al Presidente del Tribunale del luogo in cui gli assegni bancari sono pagabili o al Pretore del luogo in cui il richiedente ha il domicilio.

Smarrimento assegni e profili di responsabilità

A questo punto può essere utile integrare le riflessioni che abbiamo riportato nelle scorse righe con qualche ulteriore approfondimento sui profili di responsabilità che possono scaturire dopo lo smarrimento degli assegni.

In particolar modo, sotto il profilo penalistico, chi cerca di appropriarsi di un assegno altrui integra gli estremi del reato di furto. In altre parole, chi trova un assegno e cerca di incassarlo pur non avendone il diritto, e dunque producendo un’indebita appropriazione, può essere equiparato a un ladro.

Nel caso in invece l’assegno smarrito venga trovato e poi trasferito a terzi tramite girata, si commette il reato di ricettazione

Le responsabilità non si limitano però qui, ma possono coinvolgere anche la banca che abbia colpevolmente smarrito il titolo. In questa ipotesi, si possono distinguere i casi in cui la banca abbia smarrito l’assegno girato alla stessa per l’incasso, e la responsabilità tra banca negoziatrice e banca trattaria che deriva dallo smarrimento dell’assegno bancario successivamente alla sua negoziazione.

Proviamo a riepilogare:

  • responsabilità della banca per smarrimento dell’assegno bancario girato alla stessa per l’incasso: può configurarsi tra correntista e banca trattaria un vincolo contrattuale tale che nell’ipotesi in cui la banca perda il titolo, risulterà responsabile ai sensi dell’art. 1218 c.c., poiché non in grado di adempiere al mandato all’incasso del proprio cliente;
  • responsabilità tra banca negoziatrice e banca trattaria che deriva dallo smarrimento dell’assegno bancario successivamente alla sua negoziazione: la banca negoziatrice che ha smarrito l’assegno versato dal prenditore, e non è riuscita ripeterne l’importo per l’inadempimento della banca trattaria, nell’azionabilità del rimedio dell’arricchimento ingiustificato nei confronti del traente resta legittimata ad agire in via contrattuale contro la trattaria.

Moduli per lo smarrimento dell’assegno

Per denunciare lo smarrimento dell’assegno o comunicare la sua sottrazione alla banca non esistono moduli predeterminati.

È tuttavia prassi che l’istituto di credito metta a disposizione dei suoi clienti dei documenti precompilati, agevolando così la comunicazione del proprio cliente.

In ogni caso, è altresì possibile scrivere le proprie comunicazioni nel modo più libero, avendo però cura di riportare tutte le informazioni utili per permettere alla banca di identificare il correntista e il titolo oggetto di smarrimento e di sottrazione.

Come conservare gli assegni bancari

Considerato che prevenire è sempre meglio che curare, l’occasione ci è naturalmente utile per condividere alcuni suggerimenti su come conservare gli assegni bancari.

Come abbiamo visto nelle scorse righe, lo smarrimento di un assegno bancario, soprattutto se è non trasferibile, non determina per i soggetti interessati dei problemi insormontabili.

Tuttavia, è certamente meglio evitare questo tipo di fastidi che, nella migliore delle ipotesi, faranno perdere tempo e serenità.

Consigliamo pertanto di conservare gli assegni bancari in un luogo sicuro come una cassetta di sicurezza o un cassetto chiuso della scrivania, o negoziarli comunque il prima possibile.

È inoltre consigliabile informare una persona cara e fidata (ad esempio, il proprio coniuge) del luogo in cui si sono conservati gli assegni bancari, al fine di avere una memoria aggiuntiva sul luogo in cui sono stati riposti i titoli.

Le alternative agli assegni bancari

L’occasione ci è altresì utile per ricordare come gli assegni bancari siano uno strumento sempre meno utilizzato in Italia, complice la disponibilità di strumenti sicuramente meno soggetti a questi problemi di smarrimento, sottrazione o distruzione.

Per piccoli pagamenti – grazie anche alla maggiore diffusione dei POS – si può ricorrere all’uso di una carta di debito o di credito. Per pagamenti più importanti, il bonifico bancario è certamente lo strumento più fruito: la parificazione delle commissioni tra bonifici ordinari e bonifici istantanei è sicuramente un ulteriore motivo di vantaggio, che potrebbe stimolare l’uso di questo strumento per il regolamento immediato delle operazioni.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Latest from Blog

denuncia spaccio droga conseguenze

Denuncia per spaccio di droga, quali conseguenze

L’arresto per spaccio di droga ha delle conseguenze molto serie sulla vita delle persone che sono coinvolte da questo evento, determinando un danno significativo sia alla sua sfera privata (pensa alle sue
obblighi genitore collocatario

Quali sono gli obblighi del genitore collocatario

Quali sono gli obblighi del genitore collocatario? La domanda è particolarmente interessante, soprattutto se vista all’interno di un più ampio contesto di analisi dei provvedimenti che riguardano i figli in caso di
asse ereditario

Asse ereditario senza figli – la nostra guida

Che cosa succede quando i coniugi muoiono senza lasciare figli? Come è strutturato l’asse ereditario senza figli? Per rispondere a queste domande abbiamo realizzato una guida rapida con cui speriamo di soddisfare
Eredità e successioni, la guida completa

Eredità e successioni, la guida completa

Introduzione al tema dell’eredità e successioni Quello di eredità e successioni è un tema centrale nel diritto civile, in quanto regola la trasmissione dei beni da una persona defunta ai suoi eredi.